Giovanni Sollima
violoncellista di fama internazionale e compositore italiano le cui opere sono più eseguite al mondo. Ha collaborato con Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Giuseppe Andaloro, Toni Florio, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Antonio Albanese e con orchestre come la Chicago Symphony Orchestra, Manchester Camerata, Liverpool Philharmonic (Artist in Residence 2015), Royal Concertgebouw Orchestra, Moscow Soloists, Berlin Konzerthausorchester, Australian Chamber Orchestra, Il Giardino armonico, Cappella Neapolitana, Accademia Bizantina, Holland Baroque Society, Budapest Festival Orchestra. Ha composto musiche per Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage e Carolyn Carlson. Si è esibito all’Alice Tully Hall, Knitting Factory, Carnegie Hall (New York), Wigmore Hall, Queen Elizabeth Hall (Londra), Salle Gaveau (Parigi), Teatro alla Scala (Milano), Opera House (Sidney), Suntory Hall (Tokyo). Dal 2010 insegna all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove gli viene conferito il titolo di Accademico. Nel 2012, insieme a Enrico Melozzi, fonda i 100 Violoncelli. Nel 2015 ha composto il logo sonoro di Expo a Milano e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà Rondanini di Michelangelo. Giovanni esplora diversi generi utilizzando strumenti antichi, orientali, elettrici e inventivi, suonando nel deserto del Sahara, sott’acqua e con un violoncello di ghiaccio.La sua discografia è iniziata nel 1998 con un CD prodotto da Philip Glass per Point Music, seguito da undici album per Sony, Egea e Decca. Ha portato alla luce il musicista settecentesco, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha registrato le Sonate e le Sinfonie per violoncello e basso continuo per l’etichetta Glossa. Nell’ottobre 2018 ha ricevuto il Premio Anner Bijlsma alla Biennale del Violoncello di Amsterdam. Suona un violoncello di Francesco Ruggieri (Cremona, 1679).